Implantologia dentale

 

Implantologia dentaria: definizione, cosa è, di cosa si occupa

implantologia dentale

Le statistiche mostrano che il 69% degli adulti di età compresa tra 35-44 anni hanno perso almeno un dente per un incidente, malattia, carie dentaria o altro. Inoltre, dopo i 74 anni, il 26% degli adulti ha perso tutti i denti permanenti.

Venti anni fa, questi pazienti non avrebbero avuto altra scelta che ricorrere ad un ponte fisso o ad una protesi rimovibile per ripristinare la loro capacità di mangiare, parlare in modo chiaro e sorridere. I ponti fissi e le protesi rimovibili, tuttavia, non sono la soluzione perfetta e spesso portano con sè una serie di altri problemi. Le protesi rimovibili possono scivolare o causare imbarazzanti ticchettii mentre si mangia o si parla.

 

 

Ancora più preoccupante, i ponti fissi spesso colpiscono i denti sani adiacenti e le protesi rimovibili possono portare a perdita di tessuto osseo nella zona in cui il dente o i denti mancano. Oggi c’è un’altra opzione per i pazienti a cui mancano i denti permanenti: l'implantologia dentale o implantologia dentaria.
Da Wikipedia apprendiamo che l'implantologia dentale si occupa di impianti dentali, ovvero delle radici artificiali mediante viti in titanio o zirconio o polimero inserite  nelle ossa alveolari per sostituire denti caduti o mancanti.


 

Implantologia dentale cos’è

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Definizione: L’implantologia dentale è una particolare tecnica dentistica che si occupa di ricostruzione dentale.

L’impianto dentale viene creato tramite delle radici artificiali ottenute da una semplice vite in titanio, che grazie ad un processo biologico denominato osteointegrazione, consente di applicare una protesi fissa in grado di sostituire uno o più denti.

Grazie alla biocompatibilità del titanio, l’impianto dentale riesce ad integrarsi perfettamente con l’osso diventando un ottimo punto di ancoraggio per il supporto del dente sostitutivo.

L’implantologia dentale rappresenta sicuramente una grande scoperta in campo dentistico, tanto che sia l’industria che la ricerca ha cercato di produrre impianti dentali che garantiscono al cliente sistemi sempre più affidabili e sofisticati. Mirando principalmente non solo al risultato finale ma soprattutto a ridurre notevolmente le tempistiche che intercorrono tra il momento in cui viene inserito l’impianto dentale, e quando può essere collegato alla protesi dentaria, passando dai 6- 8 mesi del vecchio protocollo a 2- 3 per i sistemi attuali, fino addirittura a sole 48 ore.

 

Implantologia dentale: come funziona

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Con implantologia dentale parliamo di quelle tecniche chirurgiche atte a ripristinare intere arcate dentali mediante impianti dentali a lungo termine. Tali impianti sono fissati dal chirurgo nella mandibola. Composto di metallo, solitamente titanio, che "fonde" con la mascella attraverso un processo chiamato "osteointegrazione", l’impianto dentale non scivola e non produce rumori imbarazzanti.

Poiché gli impianti dentali si fondono con la mandibola, la perdita ossea non è generalmente un problema. Un impianto dentale progettato per sostituire un dente singolo è composto da tre parti: l’impianto in titanio che fonde con la mandibola, il riscontro, che si inserisce sulla porzione dell’impianto che sporge dalla linea di gomma e la corona che viene creata da un protesista e montata sull’arcata per un aspetto naturale.

Molte persone a cui manca un singolo dente optano per un ponte fisso, ma un ponte può richiedere il taglio verso il basso di un dente sano, o colpire denti adiacenti che potrebbero essere ripristinati in futuro. La grande maggioranza degli impianti dentali possiede dunque una vite con una forma di un cilindro-conico. La superficie della vite si presenta irruvidita dopo la satinatura e la sabbiatura. Questi impianti sono inseriti seguendo il loro asse longitudinale, dopo la foratura di un alloggiamento adattato in lunghezza e diametro.

Possiamo parlare di inserimento dell’impianto assiale - laterale nel momento in cui in cui l’impianto ha una forma a T e la vite viene inserita lateralmente alla mascella. La fabbricazione di un impianto dentale richiede l’uso di un biomateriale. I produttori preferiscono ossido di zirconio e titanio.

 

 

Storia dell'implantologia dentale

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I primi impianti in titanio commerciali comparvero in Svezia nel 1981, con la creazione della società Bofors Nobelpharma, attraverso una partnership con il professor Brånemark.

Gli impianti dentali utilizzati prima dell’uso del titanio non potevano essere osteointegrati. Infatti, la mancanza di biocompatibilità dei materiali utilizzati (acciaio, tantalio …) portarono questi impianti all’incapsulamento fibroso e isolamento osseo. Si parlava di “fibrointegrazione.” Il rigetto da parte dell’organismo ospitante era prevalso allora e i tassi di insolvenza avrebbero potuto aumentare nel tempo. Ora, con il titanio, questa problematica scompare del tutto.

Quasi tutti gli impianti sono disponibili in titanio dal 2010. Alcuni sono zirconio o polimero. Sia con il titanio “clinicamente puro al 99%” o le leghe di titanio, che offrono una maggiore resistenza meccanica, nessun fenomeno allergico è stato identificato fino ad ora, dopo più di 25 anni di utilizzo.

 

Affidabilità dell'implantologia dentale

implantologia dentariaL’affidabilità del trattamento implantare corrente è dimostrata: la letteratura scientifica riporta tassi di successo di oltre il 95% dopo 15 anni. Un intervento chirurgico di implantologia Dentale solitamente non pone problemi di controindicazioni, ma un esperto chirurgo implantologo dovrà studiare ed esaminare bene la situazione clinica globale del paziente in modo da valutare con coscienza il da farsi. Possiamo suddividere le controindicazioni a cui va incontro il paziente in due categorie:  controindicazioni relative ed assolute.

Per controindicazioni relative possiamo considerare pazienti con problemi di diabete grave, malattie autoimmunitarie, osteoporosi, epatopatie, malattie cardiache, malattie del cavo orale. Per controindicazioni assolute sono considerati quei pazienti che soffrono di immunodeficienze, cirrosi epatica, insufficienza renale o neoplasie.

 

Nuove tecniche di implantologia dentale

Le nuove tecniche di implantologia dentale consentono al dentista di poter utilizzare sistemi di avanguardia che hanno contribuito a rendere i carichi dentali più precisi, facendo in modo che la perdita di un dente non venga vista in maniera traumatica dal paziente.

Le nuove protesi su misura e sofisticate garantiscono un maggiore comfort ai pazienti, che hanno sostituito abbondantemente le anti estetiche dentiere o i ponti.

Gli impianti dentali di nuova generazione sono contraddistinti proprio dalla tecnica di inserimento che viene effettuata direttamente nella mandibola o nell’osso mediante una tecnica mini invasiva, che non risulta essere assolutamente dolorosa. Anzi tale tecnica di impianto dentale innovativa consente di rimpiazzare perfettamente le radici dentali garantendo la massima funzionalità e stabilità all’impianto, senza però dover rinunciare alla componente estetica dei denti.

Una delle tecniche di implantologia dentale innovative è quella a carico immediato che consente di ridurre notevolmente i tempi di attesa, passando dai 2-6 mesi fino a massimo 48 ore per il posizionamento dell’impianto dentale. Inoltre la tecnica a carico immediato abbinata a nuove tecniche di chirurgia orale mini invasiva consente di ottenere risultati realmente sorprendenti, sia dal punto di vista funzionale che estetico.

La tecnica Toronto Bridge consente invece di sostituire tutta l’arcata sia superiore che inferiore, semplicemente impiantando solamente 4 viti. Questa tecnica innovativa è una soluzione ideale per la mancanza totale di denti.

 

 

Implantologia dentale è dolorosa

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La paura del dentista è una fobia che accomuna molti pazienti, oltre ad essere uno dei principali motivi ad evitare di ricorrere ad un’operazione di implantologia dentale precludendosi però l’opportunità di risolvere in maniera definitiva ed efficace ogni problema legato alla mancanza dei denti. Ma più che il dolore che si potrebbe avvertire durante l’operazione, a preoccupare i pazienti che si sottopongono ad un intervento di implantologia dentale è il decorso post operatorio. Ma l’implantologia dentale è realmente dolorosa?

L’implantologia dentale essendo un intervento chirurgico a tutti gli effetti è un trattamento che potrebbe creare alcuni disagi, da non dover essere classificati come dolore percepito quanto più qualche piccolo fastidio, soprattutto sul decorso post operatorio.

Spesso successivamente all’intervento può succedere che possano manifestarsi gonfiori per alcuni giorni, ma tali disturbi non devono destare nel paziente alcuna preoccupazione, basterà seguire accuratamente i consigli del proprio dentista di fiducia.

È doveroso affermare che un intervento di implantologia dentale è decisamente meno invasivo rispetto ad altre operazioni di chirurgia orale, come l’estrazione dentale, e di conseguenza la paura del dolore percepita per il trattamento di implantologia appare del tutto ingiustificata.

 

Implantologia dentale complicanze

Occorre precisare però che potrebbero esistere delle complicanze legate all’operazione di implantologia dentale che potrebbero addirittura causarne il fallimento. Alcuni pazienti tendono a pensare che un fallimento dell’intervento possa essere legato ad un rigetto della vite impiantata sulla gengiva. Ma tutti gli esperti tengono a precisare che essendo costruita in titanio è impossibile il rigetto, in quanto il metallo inserito non viene riconosciuto come un corpo estraneo. Ma quali possono essere le cause del fallimento di impianto dentale?

Assicurarsi di rivolgersi esclusivamente ad un dentista professionista è una delle prime strategie per evitare un possibile fallimento, ma spesso le cause possono essere svariate. Partendo dall’utilizzo di materiali scadenti, ad una scarsa densità ossea, o anche una mancata pianificazione dell’intervento, un’insufficiente stabilità dell’impianto dentale o anche una non corretta riabilitazione protesica con carico immediato nei giorni successivi all’intervento.

Tra le principali complicanze del trattamento di implantologia dentale di tipo tardivo è possibile indicare unaperimplantite, un processo di infiammazione dei tessuti assolutamente distruttivo e fallimentare per l’impianto dentale, così come una scarsa collaborazione del paziente nell’effettuare l’igiene orale come consigliato dallo specialista.

 

 

Implantologia prezzi

Essendo uno dei trattamenti dentistici più richiesti e più innovativi una delle domande che maggiormente ci si pone è relativa proprio al costo del trattamento di implantologia dentale, proprio perché è un’operazione che raggiunge cifre piuttosto importanti.

Ma uno dei fattori che scatena maggiore curiosità sono le oscillazioni che riguardano il costo medio di un impianto dentale che parte da 1.200 a 3.000 euro per un singolo dente, fino a raggiungere i 4.000 o addirittura 30.000 euro per un’intera arcata dentale.

Esistono delle variazioni anche piuttosto importanti riguardanti il costo del trattamento di implantologia dentale anche tra le regioni del nord e sud Italia, ancora più nette soprattutto se si prendono come riferimento i costi del trattamento di implantologia all’estero.

Sono svariati i fattori che incidono pesantemente sul prezzo dell’impianto dentale, dalle visite ed esami specialistici da effettuare prima dell’operazione per controllare lo stato dell’osso o  se possa supportare l’impianto, e in caso di deficit osseo sarà indispensabile ricorrere a manovre di rigenerazione ossea. Oltre a doversi occupare della rimozione di vecchi impianti, se presenti, o la gestione dei tessuti molli e duri che riguardano lo stato di salute della gengiva, e soprattutto i materiali utilizzati, dato che una protesi in ceramica costa decisamente di più rispetto alla resina o in composito. I prezzi scendono se si utilizzano componenti compatibili alle migliori marche ma egualmente sicuri ed affidabili, in questo caso stiamo parlando di impianti dentali compatibili.

Decidere di mettere un impianto dentale ha un costo importante, e molti pazienti decidono di rivolgersi presso strutture ospedaliere per cercare di abbattere la parcella del dentista, ma in questo caso non si dovranno sottovalutare i tempi di attesa che potrebbero rivelarsi piuttosto lunghi.

 

Implantologia dentale Croazia

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Sono piuttosto numerosi i pazienti che cercano gli escamotage per risparmiare sottoponendosi ad interventi di implantologia dentale all’estero, e il turismo dentale negli anni è divenuto un fenomeno assolutamente reale.

Una delle mete particolarmente gettonate del turismo dentale è la Croazia, meta presa d’assalto da chi ha necessità di sottoporsi ad interventi di implantologia dentale ma che voglio ottenere un sostanziale risparmio economico.

Ma prima di partire per una meta estera nella speranza di ottenere un risparmio economico è fondamentale fermarsi a riflettere sul reale risparmio che si potrebbe ottenere, soprattutto nel caso in cui dovessero presentarsi complicanze.

Molti pazienti per evitare di dover tornare nuovamente in Croazia preferiscono rivolgersi a dentisti italiani per una visita di controllo, e proprio in questa circostanza si pone un grave problema. Non essendo stato lo stesso professionista ad inserire l’impianto dentale, potrebbero presentarsi dei problemi in quanto non può avere la conoscenza del caso necessaria per risolvere tempestivamente il problema.

Rivolgersi ad un dentista in Croazia significa dover rischiare di dover ritrovarsi a spendere una cifra pari o maggiore rispetto a quella corrisposta ad un dentista croato, ma con la complicazione di dover trovare un ulteriore dentista in Italia, o doversi recare nuovamente in Croazia qualora si presentasse un problema all’impianto dentale.

 

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