Denti del giudizio

 

 

I denti del giudizio sono quelli che più fanno tremare le persone quando sono costrette ad andare da uno specialista. La paura del dolore, della guancia gonfia, delle possibili complicazioni da intervento, sono miti ricollegati alla figura del dentista, che spaventano già al solo pensiero.

 

dente-del-giudizio-dove

Tuttavia in pochi sanno che per quanto i denti del giudizio spesso diano fastidio, in vero, intervenire chirurgicamente non fa poi così male. In genere infatti si tratta di un’operazione poco invasiva, certo non piacevole, ma più fastidiosa che dolorosa. Bastano un paio di giorni per rimettersi e sostanzialmente si fonda sull’estrazione dei denti.

 

 

Senza contare che spesso e volentieri fa male nel punto in cui ipoteticamente dovrebbero essere spuntati, ma in realtà il dente non c’è. Il motivo per il quale a qualcuno spuntino e ad altri no è semplice e può sintetizzarsi in una sola parola: evoluzione. Il nostro corpo è in continuo progresso, influenzato da ciò che mangiamo e dalle abitudini quotidiane. Secoli fa ai nostri avi servivano dentature molto forti per riuscire a masticare la carne cruda, ad esempio. Oggi invece gli usi alimentari sono differenti, ragion per cui per la masticazione bastano i soli molari. Attualmente dunque l’uomo è in una fase evolutiva intermedia, che porta lo sviluppo dei denti del giudizio ad alcuni soggetti, e ad altri no.

I denti del giudizio sono i terzi molari che compaiono di solito tra i 16 e 25 anni, ma possono anche non comparire mai, o possono comparire prima o molto più tardi di questa fascia d’età.

Quanti sono i denti del giudizio?, ci sono quattro denti del giudizio, uno in ogni quadrante della bocca, e collocato nell’ultima posizione della linea dei denti nella parte posteriore della bocca. I denti del giudizio di solito colpiscono altri denti nel loro sviluppo, o possono addirittura provocarne un drastico spostamento. Nell'immagine tratta da Wikipedia possiamo vedere la disposizione dei denti del giudizio nell'arcata superiore e nell'arcata inferiore.

 

L'origine e la storia dei denti del giudizio

denti-del-giudizio

I denti del giudizio sono i terzi molari residuali che gli ominidi utilizzavano per masticare il tessuto vegetale. Da alcuni studi nel settore è emerso che i crani degli ominidi primitivi avevano mascelle più lunghe e con più spazio per i denti del giudizio per masticare le foglie, che aiutavano a compensare l’incapacità di digerire in modo efficiente la cellulosa che compone le pareti cellulari delle piante.

Altri studi, recenti e meno recenti, hanno suggerito che con una certa dieta ( in base anche a fattori culturali)  ha contribuito negli anni allo sviluppo e al cambiamento delle dimensioni delle ganasce (e di conseguenza, modificando lo spazio disponibile per i denti del giudizio).

 

 

Denti del giudizio, cosa sono e quanti sono

denti-del-giudizio-deove-sono-posizione

I denti del giudizio sono quelli posizionati agli estremi dell’arcata dentaria superiore e di quella inferiore, due per ognuno. Pertanto, in totale sono quattro. Di solito spuntano dopo l’età dello sviluppo, ma possono anche fuoriuscire a 30, 40 o 50 anni, e in alcuni casi non uscire per nulla.

Quando spunta un dente del giudizio è possibile che esso sia incluso, semi incluso o erotto. Sarà il dentista con una visita di controllo a stabilire lo stato del dente. Valutando la struttura e le condizioni quindi, deciderà poi in un secondo momento sul da farsi.

Per quanto concerne il dente incluso, altri non è che un tipo di dente rimasto all’interno della mascella e che non trova modo di uscire. Una simile condizione può sia presentarsi senza alcun tipo di sintomo (per cui non dare alcun dolore), sia portare alla manifestazione di alcune sintomatologie, come una gengivite, un mal di testa o un gonfiore nella mascella.

Viceversa, il dente semi incluso rappresenta un dente del giudizio che fuoriesce fino ad un certo punto, arrestandosi ad un certo livello. Per cui si vedrebbe durante una visita, una parte esterna e l’altra incastonata in una gengiva.

Infine per il dente erotto, si avrà una normalissima condizione di fuoriuscita naturale del dente del giudizio che non crea alcun tipo di problema.

 

Quando e perchè rimuovere il dente o i denti del giudizio

Nel caso in cui il dente del giudizio sia semi incluso o completamente incluso, il dentista potrebbe proporre al paziente di intervenire chirurgicamente attraverso il processo di estrazione. Ovviamente, la proposta dello specialista avviene allorquando ci sono i presupposti per l’intervento clinico.

Ad esempio, uno dei casi in cui è richiesta l’estrazione concerne una fuoriuscita sregolata del dente del giudizio sull’arcata dentaria, che potrebbe a sua volta comportare lo spostamento o l’accavallamento degli altri denti.

Trattandosi inoltre di una fuoriuscita non del tutto normale, è facile che nella pulizia dei denti giornaliera con lo spazzolino, rimangano residui di cibo sulla superficie, che provocano a loro volta delle carie. Se la posizione non è ideale per la salute di tutti gli altri denti, quindi, lo specialista non può fare altro che procedere cautamente all’estrazione.

Il dentista può decidere di estrarre il dente inutile se ritiene opportuno che esso comprometta la cura di tutta la cavità orale.

Prima di giungere all’estrazione comunque, il dentista tende sempre a valutare la situazione. Se ad esempio la parte lesa è colpita da un’infiammazione (tipo la pericoronarite) che coinvolge tutti i tessuti del dente, si parte prima con una terapia a base di antibiotici e di risciacqui con un collutorio. Qualora l’infezione dovesse essere difficile da debellare, allora siprocederà con un’estrazione.

 

Dente del giudizio da estrarre:  quali sono i sintomi e come intervenire tempestivamente

denti-del-giudizio-guida

Quando i denti del giudizio iniziano ad essere un problema, c’è una sintomatologia di base che si manifesta come campanello d’allarme. In primis il dolore, che può sentirsi sia alle estremità della bocca, sia in prossimità delle orecchie.

Quando si avverte dolore a partire dal terzo molare, la cosa è sicuramente seria: significa che per uscire, il dente del giudizio stia spingendo nell’osso alveolare e nella gengiva.

Il paziente potrebbe avvertire dei dolori intermittenti, più acuti in dei giorni, più tenui in altri, e totalmente assenti in altri ancora.

Ai denti del giudizio malandati sono riconducibili anche altri fastidi tra cui gengive dolorose, sensibili, infiammate o che sanguinano facilmente. Tuttavia è sempre bene rivolgersi ad un dentista e sottoporsi ad una visita, in quanto i sintomi poc’anzi descritti sono i medesimi di un inizio di parodontite.

 

 

L’infezione con conseguenti fastidi si manifesta soprattutto in caso di denti semi inclusi. I campanelli d’allarme vengono dati dai seguenti sintomi:

·        Dolori;

·        Gengiva gonfia;

·        Rossore o sensazione di calore localizzati;

·        Cattivo sapore in bocca;

·        Ghiandole del collo infiammate;

·        Febbre;

·        Presenza di una ciste;

·        Una sensazione pulsante nelle orecchie;

·        Rigidità della mascella;

·        Difficoltà ad aprire la bocca.

 

Come effettuare l’estrazione dei denti del giudizio

denti-del-giudizio-estrazione

Ma come avviene l’estrazione di un dente del giudizio? È dolorosa? Può compromettere la salute orale? Queste sono le domande che tutti si pongono, e le cui risposte hanno tutte esito positivo. Si tratta di semplici operazioni non invasive, non estremamente dolorose, e che possono solo agevolare la salute del resto dei denti.

Il dentista esegue l’intervento in anestesia locale, tuttavia se si tratta di paziente ansioso e di estrazione che richiede più manovre, si può anche optare per quella totale.

A questo punto lo specialista effettua l’incisione della gengiva, e andando a fresare l’osso libera il dente. Ad estrazione completata, la gengiva va suturata con un filo riassorbibile che si dissolve poi da solo in meno di 3 settimane.

Parliamo comunque di un intervento ambulatoriale, la cui durata è minima, e in media oscilla tra i quindici e i trenta minuti per denti. Ad intervento concluso il dentista darà direttive su cosa mangiare e come comportarsi per la convalescenza.

 

 

I prezzi di una potenziale estrazione

Quando un paziente si reca da un medico, e ovviamente anche dal dentista, la prima cosa che domanda dopo la visita è l'ammontare della spesa che dovrà affrontare. Di norma, per un’estrazione del dente, il costo cambia a seconda della tipologia di dente. Se ad esempio il dente del giudizio è non incluso e non storto, la spesa complessiva non supera in media i 200€.

Viceversa se il dente è parzialmente incluso, la spesa media può andare da un minimo di 120€ ad un massimo di 250€. Quando il dente, infine, è totalmente incluso, i costi sono maggiori, perché più complesso è il lavoro del dentista. Per cui si può arrivare a spendere anche 400/500€ (maggiori informazioni ad esempio puoi averle contattando uno studio dentistico come studiodentisticosantevassallo.it).

Queste sono comunque somme previamente indicative, che si basano sulla media delle prestazioni eseguite in ambito nazionale. È normale poi che a seconda della regione, del tipo di medico, dei suoi onorari, e degli esami effettuato, il costo può oscillare, anche se di poco.