Il dentifricio

 

Dentifricio, a cosa serve e scelta tra dentifricio naturale e commerciale

dentifricioL’igiene orale si attua utilizzando lo spazzolino e il dentifricio per la pulizia dei denti. Il compito dello spazzolino e del dentifricio è quello di rimuovere la placca batterica e residui di cibo. C’è da ricordare che il ruolo maggiore nella pulizia dei denti lo ha lo spazzolino che con la sua azione meccanica rimuove la placca. Esistono dentifrici naturali e dentifrici che contengono sostanze chimiche. La maggior parte dei dentifrici non deve essere ingerita in quanto la pasta dentifricia contiene sostanze chimiche che possono essere tossiche se ingerite, provocando diarrea e nausea. La scelta di un dentifricio è spesso fatta o ascoltando la pubblicità (dentifricio antitartaro, anticarie, sbiancante ecc.) o dalla confezione più o meno appariscente. I dentifrici naturali sono meno abrasivi di quelli normali, sono più delicati con lo smalto, non contengono tensioattivi (sostanze che formano schiuma), non contengono coloranti e conservanti e se contengono coloranti sono di origine vegetale.

 

 

 I dentifrici naturali in genere contengono alcuni tra questi elementi:
•    Sale marino (azione antisettica e stimolante della produzione di saliva dovuta all’effetto osmotico del sale);
•    Olio essenziale estratto dalla salvia (azione antisettica e astringente) che gli conferisce il caratteristico aroma;
•    Argilla verde (azione antisettica e consistenza della pasta dentifricia);
•    Melanzana (azione astringente per il tannino contenuto in essa);
•    Propoli (azione antinfiammatoria, battericida e fungicida);
•    Bicarbonato di sodio (combatte l’acidità presente nel cavo orale);
•    Olio essenziale di anice (azione calmante e addolcente);
•    Olio d’oliva (azione blandamente lucidante dei denti ed emolliente per le gengive);
•    Foglie dell’albero di Neem (azione antibatterica, antisettica e antinfiammatoria);
•    Aloe vera (azione antibatterica, sbiancante, lenitiva delle gengive, aromatizzante);
•    Tè verde giapponese (leggera azione  disinfettante del cavo orale, combatte la placca e protegge dalla carie);
•    Estratto di camomilla (azione antinfiammatoria e azione irrobustente delle gengive);
•    Liquirizia (azione rinfrescante dell’alito);
•    Fosfato di calcio (azione rimineralizzante dei denti e regolatore del PH).


Alcuni dei dentifrici che si possono comprare nei supermercati (dentifrici commerciali), possono contenere sostanze chimiche dannose per la nostra salute quali: Triclosan, fluoruro di sodio, saccarina, tensioattivi chimici, coloranti, conservanti, eccetera. Quindi se volete una guida alla scelta del dentifricio, bisogna leggere bene le etichette dei dentifrici che compriamo e   possibilmente prendere quelli naturali o meglio ancora quelli biologici.

 


 

Cosa contiene il normale dentifricio commerciale?

I dentifrici attualmente in commercio che tutti noi usiamo per la nostra igiene orale sono composti per lo più di acqua con percentuali che sfiorano il 75%. Abbiamo poi altri ingredienti che si possono classificare in principi attivi ed eccipienti. I principi attivi normalmente presenti nel dentifricio commerciale sono: anticarie come floruri o monofluorofosfati con il 0,25%, agenti antibatterici come triclosan o clorexidina, abrasivi (come fosfato o carbonato di calcio), eventualmente sbiancanti, anti-tartaro, sali ed estratti naturali per la protezione delle gengive (dentifricio Parodontax). Gli eccipienti hanno una funzione secondaria anche se non meno importante poichè danno la consistenza della pasta, il sapore ed il colore. E quindi fanno parte di questa categoria i coloranti, i dolcificanti, gli aromi che danno il gusto (menta, fragola, eucalipto, timolo), addensanti.