Sbiancamento denti con laser

 

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Avere un sorriso luminoso e denti bianchi è ormai diventata non solo una moda, ma una necessità. Negli ultimi anni, nell’ambito dell’odontoiatria prettamente estetica, il laser si rivela uno strumento molto efficace che pian piano sta sostituendo il classico sbiancamento professionale.

Il successo e la diffusione di questa nuova tecnica sta nella sua efficacia visibile già dopo la prima seduta. Lo svantaggio di questa metodologia sta nel suo prezzo: il costo si aggira intorno ai 300 euro.

 

 

Perchè e come si usa il laser

La ragione primaria per cui si ricorre al laser è quella di migliorare l’aspetto, il colore e la brillantezza dei denti. Molte sostanze che ingeriamo, come il caffè, la liquirizia, i coloranti artificiali, possono rovinare il dente: lo smalto può risultare opaco e interessato da macchie nere, gialle o rosse. Anche il fumo, gli antibiotici, l’avanzare dell’età sono i fattori che per di più ingialliscono i denti.

Lo sbiancamento con il laser vede l’applicazione sulla superficie dentale di un gel composto da perossido di idrogeno. Il laser attiva il gel che rilascia i radicali liberi che penetrano nel dente e agiscono sulle macchie. In questo momento si scatena la reazione di ossidoriduzione e l’operazione è fatta: i denti appaiono bianchi e lucidi. È necessario poi, prima di procedere alla tecnica con il laser, effettuare un’accurata pulizia dei denti e un’analisi del colore dello smalto originario.

Dopo lo sbiancamento con il laser, si nota un aumento della sensibilità dei denti e un leggero bruciore alle gengive. Per circa una settimana dopo la procedura, è importante evitare l’uso di quelle sostanze che possono macchiare i denti, come il tè nero e il vino rosso; importante è anche evitare di fumare.

Per prolungare gli affetti del trattamento è necessaria un’attenta igiene quotidiana e una pulizia professionale due volte all’anno.

 

 

Tipi di laser

Le lampade a laser presenti in commercio e negli studi odontotecnici sono di tre tipi: laser a diodi, il più frequente poiché penetra a fondo nei pigmenti dei denti; laser ad argon che emette fotoni che attivano la sostanza di cui il gel è composto e il laser a CO2 che funziona tramite l’innalzamento della temperatura che può provocare irritazioni della parte più interna del dente.

 

Controindicazioni al laser

Per alcuni persone non è possibile somministrare il trattamento con il laser: devono astenersi chi ha patologie croniche gravi, chi ha denti malati e danneggiati, chi è in stato di gravidanza, chi è nel periodo dell’allattamento e chi è allergico alle sostanze presenti nei prodotti che si usano per il trattamento.