Bite denti: cos'è e a cosa serve, come funziona, tipologie, benefici, prezzi

 

Il bite dentale è un apparecchio trasparente mobile che viene apposto sull’arcata dentale, i cui scopi, e di conseguenza benefici, sono molteplici. Si presenta come una placca occlusale in resina acrilica, grazie alla quale molti dei problemi legati all'apparato mandibolare (e non solo) vengono risolti.

 

La forma ricorda un po’ quella della mascherina, e può essere posizionato sui denti sia durante il giorno che durante la notte. Ogni bite denti è personale in quanto viene realizzato su misura e sotto prescrizione dell’odontoiatra, in base alle impronte delle arcate dentarie.

 

 

Bite denti: a cosa serve

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Con il bite dentale si aiuta a posizionare nel modo corretto l’arcata dentaria della mascella e quella della mandibola.

Pazienti che soffrono di russamento, di cattiva postura, di usura dell’articolazione temporo mandibolare, possono fare ricorso a questo apparecchio che, gestito secondo le condizioni dettate dal dentista, aiuta a sopperire a numerosi disturbi e patologie.

In particolar modo, viene consigliato per evitare il digrignamento dei denti, che provoca la corrosione dello smalto e tanti altri fastidi. Il bite denti può risolvere in maniera molto efficace questa problematica che può causare notevoli danni e dolori all’apertura della bocca.

Tieni presente infatti che mascella e mandibola sono due parti del corpo umano strettamente correlate ad altre zone, per cui un mal posizionamento rischia di provocare non pochi problemi. Ecco dunque che il bite è stato pensato per favorire il corretto allineamento dei denti, favorendo la salute di tutta la persona.

Spesso il bite viene adoperato dopo aver indossato un apparecchio ortodontico per mantenere nel tempo i risultati ottenuti. Inizialmente va indossato giorno e notte e successivamente solo di notte, ma con costanza per un periodo di tempo che varia da alcuni mesi ad alcuni anni a seconda della gravità.

 

 

Tipologie di bite dentale

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Ogni bite dentale è personale perché realizzato ed adattato in base alla forma della propria arcata dentale. Per realizzare l’apparecchio perfetto per la tua dentatura, devi rivolgerti ad un dentista gnatologo, ovvero un medico specializzato e in grado di individuare l’intervento più opportuno in base alla rilevazione delle impronte delle arcate dentarie.

Da questa impronta si ottengono i modelli in gesso che consentono di creare il bite sui denti del paziente. A seconda dei disturbi lamentati dal paziente è possibile distinguere diverse tipologie di bite: il bite denti personalizzato e quello preformato. Una via di mezzo è rappresentata dai bite denti automodellanti.

Il bite denti personalizzato, o anche detto rigido, è quello realizzato interamente su misura, tenendo conto dell’impronta dentale. Pur essendo il modello più costoso, di solito il dentista lo consiglia rispetto ad altri in quanto viene realizzato appositamente tenendo conto della propria forma dei denti e dei propri disturbi.

Il bite automodellante è una mascherina termoplastica, in resina o in silicone che si adatta alla propria dentatura. Sono facilmente reperibili in farmacia a basso costo.

Il bite denti preformato è una placca in resina con una conformazione standard. Lo si trova in farmacia a modici prezzi ma, in ogni caso, è indispensabile sottoporsi ad una visita specialistica per venire a conoscenza della patologia da curare e quale bite adoperare.

E' bene evidenziare che a seconda dei materiali utilizzati i bite possono essere sia morbidi che rigidi. Nel primo caso vengono realizzati in silicone e sono utilizzati come rimedio contro il bruxismo (digrignamento notturno). Possono essere sia applicati sulla parte superiore che su quella inferiore.

Nel secondo caso saranno in resina acrilica, un materiale che dura nel tempo. Generalmente vengono modellati sull’arcata inferiore del paziente e vengono utilizzati sia nei casi di bruxismo che di malocclusione.

 

 

Come funziona il bite denti

Come accennato, sarà il dentista a decidere e prescrivere la tipologia di bite dentale più adatto alle tue necessità. A seconda della problematica si potrà tenere il bite durante il giorno o invece doverlo per forza apporre sull’arcata dentale durante la notte (indossando quindi prima di andare a dormire).

Il momento in cui utilizzare durante la giornata il bite viene scelto a seconda di alcuni elementi di cui tenere conto come la natura del problema e la sua entità, dunque il tipo di malocclusione o il grado di bruxismo.

Di solito il dentista opta per un’applicazione notturna, in quanto è soprattutto quando si dorme che si tende a digrignare in maniera involontaria i denti. Questo gesto indipendente dalla propria volontà può causare non solo problemi allo smalto e un'aumentata sensibilità dentale, ma anche microfratture, predisponendo alle carie e portando, potenzialmente, anche alla caduta dei denti. In secondo luogo, applicare il bite di notte vuol dire evitare un altro problema, ovvero il russamento.

Ecco dunque che, in questi casi, far indossare il bite dentale notturno al paziente significa andare a contrastare un ulteriore disturbo.

 

 

I benefici del bite denti

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Tra i benefici che un paziente può riscontrate con l’utilizzo del bite denti giusto troviamo:

  • La protezione dell’articolazione mandibolare. Il dentista consiglia questa tipologia di apparecchio per effettuare una protezione di tutte le articolazioni temporo-mandibolare; quest’ultima svolge la funzione di articolare il movimento della mandibola nei tre piani dello spazio, fondamentali per la masticazione e la fonazione. L’ articolazione temporo-mandibolare possono consumarsi precocemente a causa del continuo masticare e digrignare;

  • La protezione dei denti. A volte a causa di cattive abitudini o di stress quotidiano tendiamo a sfregare tra loro i denti, gesto questo che può provocare lesioni e perdita di smalto. Grazie al bite si possono attenuare i problemi creati dalla masticazione in arcate dentali affette da una patologia, poiché durante l’azione masticatoria la pressione che viene a crearsi dall’arcata inferiore a quella superiore può provocare dolore ed infiammazione alle gengive;

  • La postura. In pochi sanno che i denti sono la principale causa di una cattiva postura delle vertebre. I muscoli della masticazione e del collo sono settata ente correlati tra loro e di conseguenza si ripercuotono sui muscoli delle spalle. Per questo, un’interferenza dell’occlusione dentale è capace di danneggiare la postura determinando un disequilibrio muscolare e un minor rendimento motorio;

  • Uso dell'apparecchio ortodontico. Capita che il dentista proponga al paziente di utilizzare il bite dopo aver portato già un apparecchio ortodontico per cercare di mantenere nel tempo i risultati ottenuti con l’utilizzo di quest’ultimo. In questo modo si evita di incorrere nella cosiddetta recidiva ortodontica, cioè la scomparsa di tutti i risultati ottenuti ritornando alla situazione presente prima dell’utilizzo dell’apparecchio con i denti storti. Affinché si possa scongiurare il rischio di recidiva, il bite va in un primo momento indossato giorno e notte e poi col tempo solo di notte. Ovviamente c’è bisogno di essere costanti, e di portare il bite per un periodo di tempo che varia da alcuni mesi ad alcuni anni a seconda della gravità;

  • Mal di testa. Grazie all’uso del bite, i muscoli del viso e del collo vengono allentato dagli sforzi, proteggendo così il paziente da mal di testa, vertigini e cervicali.

 

 

Costo bite dentale

A seconda della tipologia, del materiale e del modello scelto, il prezzo del bite denti aumenta o diminuisce. Ad esempio nel caso di modelli preformati e automodellanti si parte da un minimo di € 29 ad un massimo di € 70 in base alla marca e al modello. Quelli personalizzati costano intorno ai 450 euro. La differenza di prezzo dipende dal tipo di problematica riscontrata dal medico dentista e dal materiale impiegato per la realizzazione dell’apparecchio.