Visita odontoiatrica: cos’è, a cosa serve, in cosa consiste

 

Visita odontoiatrica: cos’è, a cosa serve, in cosa consiste e come si svolge, è invasiva e dolorosa?, quanto dura, quanto costa.

 

 

La salute di una persona passa anche attraverso la sua bocca. Tutti quanti dovremmo prenderci cura dei nostri denti, per un sorriso splendido, ma in particolare sano, onde evitare il rischio di interventi e/o operazioni o comunque di dover correre ai ripari.

Per mantenersi giorno dopo giorno la cavità orale linda, pulita ed in salute, la visita odontoiatrica è lo strumento perfetto, sia preventivo che curativo in caso di presenza di problematiche varie.

Recandoti da uno specialista puoi stabilire un rapporto di connessione con il tuo dentista e creare così un'alleanza terapeutica fondamentale per la risoluzione di qualsiasi problema odontoiatrico.

Con l'aiuto esterno del Dott. Amadori, dentista a Sassari con oltre 30 anni di esperienza, vediamo insieme tutto quello che riguarda l'argomento della visita odontoiatrica.

 

Che cos’è una visita odontoiatrica?

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La visita odontoiatrica è un appuntamento in cui si incontrano paziente e specialista al fine di fare un check-up dell'apparato dentale per prevenire ed in seguito curare ogni tipologia di problema.

Spesso trascuriamo la salute dei nostri denti con la conseguenza che siamo "prede" di disturbi e patologie dentali, che costringono poi ad interventi ed operazioni complessi, dolorosi ed invasivi.

Sottoporsi a visita odontoiatrica è il primo grande passo per evitare l’insorgenza di fastidi e problemi, preservando cosi la salute non solo dei denti, ma anche delle gengive ed in generale di tutta la bocca.

 

 

A cosa serve la visita odontoiatrica?

Attraverso la visita odontoiatrica lo specialista va ad analizzare le condizioni di salute dei denti. Verifica al contempo l’eventuale presenza di problemi, e si accerta che a monte i disturbi non siano provocati da carie, dalla placca, dal tartaro, da infezioni batteriche, da parodontite ed infiammazioni gengivale, eccetera. Così facendo riesce ad intervenire celermente stabilendo la migliore terapia per le tue problematiche.

Laddove ve ne siano i presupposti, l’odontoiatra può chiedere al paziente (già durante la prima visita e senza costi ulteriori) di sottoporsi ad una ortopantomografia delle arcate dentarie (gergalmente detta panoramica dentale) o ad una TAC dentale, utile se ci sono i presupposti, per interventi chirurgici. Con la TAC è possibile andare a fondo ed esaminare sia la parte superiore che quella inferiore della superficie del dente e della gengiva.

A questo punto, prima di analizzare tutte le fasi della visita, sorge spontaneo domandarsi quanto tempo debba trascorrere tra una visita e l’altra? Ebbene, tutto dipende dallo stato di salute dei propri denti, in genere una visita odontoiatrica è bene farla ogni sei mesi, salvo esigenze differenti.

In talune circostanze poi, l’odontoiatra può richiedere al paziente anche di fare una visita più approfondita e di effettuare la cosiddetta esplorazione posturale, che serve a stabilire l’eventuale esistenza di occlusione dentale, o comunque di disturbi come dolori muscolari, dolore alla cervicale, torcicollo, dolore alle braccia e alle mani,  lombalgia e tanto altro ancora.

 

La visita odontoiatrica è invasiva e/o dolorosa?

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In molti si domandano se la visita odontoiatrica sia dolorosa o comunque invasiva. Eccezion fatta per il caso in cui ci si sottopone a TAC e radiografie (di solito ampiamente sconsigliate durante la gravidanza a causa delle emissioni di raggi), la visita odontoiatrica non è pericolosa né invasiva.

Basti pensare che non sono previste norme di preparazione alla visita odontoiatrica, ovvero il paziente non deve eseguire nessuna preparazione specifica prima della visita.

 

 

Come si svolge la visita odontoiatrica?

Passiamo ora alla parte clou del discorso, ovvero come si esperisce una visita dall’odontoiatra. La durata media è di circa 30/50 minuti, in quanto lo specialista si prende tutto il tempo per analizzare con cura la salute dei tuoi denti per poi fornire importanti consigli personalizzati per una corretta igiene dentale quotidiana.

Sicuramente in prima battuta, l’odontoiatra deve raccogliere informazioni sul paziente, effettuando cioè una anamnesi per ricostruire la sua storia clinica fino a quel momento. Così facendo ha maggiore possibilità di ricostruire il quadro clinico di ogni paziente.

A questo punto passa ad una verifica dell’attuale status odontoiatrico (situazione dentaria) attraverso un primo approccio intra orale ed extra orale, cioè dentro e fuori dalla bocca. Questo avviene talvolta anche grazie all’aiuto di strumenti altamente tecnologici del mestiere e attraverso degli esami specialistici ad hoc quali le radiografie endorali e la panoramica che consentono al dentista di stilare una diagnosi del caso specifico.

In questo frangente, lo specialista va anche ad esaminare lo status dentale e delle gengive, così da potere in caso di palesati problemi indagare sulle problematiche non riconoscibili a occhio nudo (si pensi ad esempio alle carie non visibili a prima acchito, alle lesioni dell’osso mascellare, alle cisti o ai tumori) e per verificare il corretto allineamento delle arcate.

In terza battuta, se la salute dei propri denti è compromessa in qualche modo da disturbi e patologie, potrebbe essere necessario un intervento pluri specialistico, ovvero la richiesta di un parere di un altro specialista in materia dentale. Tale fase è possibile solo nel caso in cui dovessero esserci degli elementi dentali gravemente compromessi, o nel caso in cui l’allineamento dei denti non fosse corretto o ancora qualora fossero necessarie delle cure implanto-protesiche o protesiche complesse. In alcune di queste terapie sarà necessario approfondire il caso con esami radiografici di secondo livello come, ad esempio, una TC.

 

 

A questo punto lo specialista è pronto a fare una diagnosi e a stilare un piano, una cura (previa illustrazione di un preventivo con le voci di spesa chiare e dettagliate) adatta al caso specifico. Dopo aver dato al paziente il preventivo, il lavoro dello specialista si conclude.

È infatti discrezione del paziente analizzarlo con calma, e stabilire se accettarlo sottoscrivendolo o se invece preferisce recarsi da un altro specialista in cerca del risparmio. Una volta che il paziente avrà accettato di seguire un determinato trattamento, dovrà rispettare le scadenze per le visite, e cominciare pertanto un percorso di cura e prevenzione per la salute dei suoi denti.

Ogni preventivo, ricordiamo, è strettamente personale, commisurato alle necessità e alle problematiche del paziente, per cui non si dovrebbe mai fare un paragone con conoscenti che abbiano potuto pagare di meno o di più, perché ognuno presenta un disturbo differente e richiede tipi di interventi terapici nettamente diversi da altri

Ad ogni modo, chiunque sia lo specialista a cui ti rivolgi, ti suggeriamo di chiedere un controllo completo e approfondito: solo così è possibile ottenere stilare un piano di cure personalizzato che possa trovare reali soluzioni alle esigenze del paziente. Se dovesse essere necessario rivedere il paziente, al fine di completare il quadro clinico, verrà richiesta un’ulteriore visita specialistica.

 

 

Quanto costa una visita odontoiatrica?

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In media, la durata del percorso stabilito dall’odontoiatra cambia a seconda del caso specifico. Ogni visita poi ha a sua volta una durata diversa a seconda di quello che lo specialista fa.

La visita si ritiene necessaria in presenza di alcuni disturbi quali cioè gengivite, carie, ascesso dentale deformazioni dentali. L’urgenza tra un paziente e l’altro cambia a seconda dei disturbi e dei sintomi che avverte (il più comune sicuramente è il mal di denti).

Infine per quanto attiene ai costi, la visita odontoiatrica generale ha un costo che può cambiare in base al trattamento e al caso clinico del paziente. In genere comunque oscilla tra i 30 e i 60 euro circa.